Una bomba pronta ad esplodere: il caso legato alla ministra Santanchè e l’ipotesi di truffa ai danni dello Stato potrebbe presto risolversi.
Si attendono molto presto delle novità in merito a Daniela Santanchè e il caso che coinvolge Visibilia Editore, con le indagini per truffa ai danni dell’Inps sulla cassa integrazione in deroga nel periodo del Covid. Secondo Il Fatto Quotidiano il pm chiederà il processo prima delle prossime Europee. Di fatto, una bomba pronta ad esplodere per la ministra del Turismo…
Il caso Santanchè: il conto alla rovescia è iniziato
Secondo quanto si apprende da Il Fatto Quotidiano, citato anche da Dagospia, nelle scorse ore è andato in scena l’interrogatorio di Paolo Concordia, collaboratore di Visibilia Editore, indagato per truffa ai danni dell’Inps sulla cassa integrazione in deroga nel periodo del Covid, assieme alla ministra del Turismo Daniela Santanchè e al suo compagno Dimitri Kunz.
In questo senso, dopo le 4 ore di domande e risposte, una cosa sembra essere chiara: il conto alla rovescia per la ministra del Turismo sarebbe già partito.
Pare, infatti, che il pm possa chiedere il processo per la vicenda prima delle prossime Europee e, in questo caso, la ministra potrebbe lasciare il suo incarico al Governo se ritenuta responsabile.
Il quotidiano ha precisato come Concordia avrebbe chiarito che si occupava della gestione dei pagamenti ai dipendenti e in parte della gestione della Cig senza fare alcun riferimento alla Santanchè. La senatrice di FdI, però, è accusata anche di falso in bilancio in un altro filone e, anche per questo, al netto di ogni possibile nuovo risvolto sul caso, sembra che possa avere “le ore contate”…
Il gelo con la Meloni
Già in precedenza, proprio Il Fatto Quotidiano aveva raccontato come tra la ministra del Turismo e la Premier Giorgia Meloni ci fosse del “gelo”.
La Presidente del Consiglio aveva preferito non esporsi sulle vicende giudiziarie della ministra e il motivo, almeno secondo il quotidiano, sarebbe stato chiaro. La Santanchè verrebbe considerata a Palazzo Chigi una ministra “a tempo”.